GUFO O ALLODOLA? DI CHE CRONOTIPO SEI?
Un vecchio detto recita “Chi dorme non piglia pesci”, ma sarà proprio vero? La risposta è negativa e sembra essere una questione di geni e di ormoni.
Dalla fine degli anni Novanta sappiamo che è la genetica a determinare il tipo di orologio, o cronotipo, di ciascun individuo. Una serie di geni avviano una serie di regolazioni a cascata fondamentali per il funzionamento ottimale dell’organismo in un momento della mattina e della sera diverso da persona a persona. Ognuno di noi ha un suo ritmo, il ritmo circadiano, cioè quel ciclo che scandisce il ritmo sonno-veglia ha connotazioni peculiari con picchi di energia in determinate ore del giorno e cali della stessa in altre fasce orarie. Capire lo scandire del nostro ritmo circadiano ci consentirà di comprendere in quale ore della giornata possiamo dare il nostro meglio e in quale altre ore, invece, sarebbe meglio riposare. Se la sera faticate a trovare la via del letto siete “serotini“, o gufi, se invece preferite la sveglia all’alba e siete subito in forma appena usciti dal letto, siete “mattutini“ o allodole.
Cronotipo mattutino – l’Allodola
Solo il 10% della popolazione può mostrare un cronotipo mattiniero. Di solito, le “allodole” mostrano la cosiddetta Sindrome da sonno anticipato tanto è vero che potrebbero volentieri andare a dormire alle 21 per poi rialzarsi, senza alcuna stanchezza, alle 6. Queste persone possono andare a dormire all’orario prestabilito e svegliarsi di buon ora al mattino senza alcun problema, talvolta anche spontaneamente: non sempre hanno bisogno della sveglia!
In casi più estremi chi appartiene a questo modello circadiano si lamenta di non riuscire a svolgere attività serali a causa di stanchezza o sonnolenza, quindi, per queste persone la sera o il tardo pomeriggio rappresenta il periodo di forte calo energetico. Con le allodole, in picco massimo di rendimento si verifica in tarda mattinata, in genere prima di pranzo.
Cronotipo serotino – il Gufo
Il modello del gufo, detto anche serotino, è quello che meno si adatta alle esigenze della società (tutte le attività lavorative si svolgono al mattino e non alla sera!) eppure il 20% della popolazione abbraccia questo stile. In casi estremi si parla addirittura di sindrome da sonno ritardato ma questa condizione interessa solo il 5-10% della popolazione.
In generale, il cronotipo notturno si addormenta tardi e ha enormi difficoltà ad alzarsi presto al mattino. Anzi, da quando si sveglia impiega anche diverse ore per carburare, infatti il calo energetico si verifica proprio nelle ore mattutine, insomma, si svegliano fiacchi ma migliorano durante la giornata. Il picco massimo di rendimento con il classico aumento di concentrazione, produttività e performance si presenta in tardo pomeriggio-sera, in casi estremi può perdurare fino alle 2-3 di notte.
Il restante 70% della popolazione, quindi la maggioranza appartiene ad un cronotipo intermedio, il colibrì, con sfumature che possono andare più verso la categoria dei gufi o delle allodole.
Cronotipo intermedio – il Colibrì
Il Colibrì è indubbiamente il cronotipo più flessibile e fortunato. Non ha un modello “prestabilito” e riesce ad adattarsi alle esigenze imposte dal mondo del lavoro. Trattandosi di un cronotipo intermedio il soggetto riesce ad adattarsi molto bene ai cambiamenti, pur non rappresentando la perfezione.
Una lettura interessante dei cronotipi è quella di coppia. I cronotipi infatti oltre ad influenzare l’individuo nella sua quotidianità e nella vita lavorativa può influenzare molto anche la vita di coppia. Se due colibrì s’incontrano in una relazione amorosa tutto fila liscio, lo stesso se un colibrì avvia una relazione di coppia con un gufo o un’allodola. Le cose cambiano quando un gufo e un’allodola s’innamorano e iniziano una relazione.
Risvegli precoci e sindrome da addormentamento ritardato, se vissute in coppia o addirittura sotto lo stesso tetto, possono provocare ansia, stress, malumori e atteggiamenti passivo aggressivi nei confronti del partner, accusato di essere assente o un “assonnato cronico”, sia che si tratti dell’allodola che non regge la vita serale, sia che si tratti del gufo che arranca al mattino.
In una coppia composta da allodola e gufo la gestione della quotidianità può risultare estremamente difficoltosa in caso di convivenza, con ansia e stress situazionali ma anche per problematiche di natura sessuale legate allo stress e mancanza di comunicazione e condivisione proprio perché i due modelli riescono a dare il meglio in orari estremamente diversi.
UNA RACCOMANDAZIONE IMPORTANTISSIMA PER LA SALUTE PSICO-FISICA DELLA COPPIA: il gufo non dovrà cercare di alzarsi ore prima al mattino per andare incontro alle esigenze dell’allodola, ne’ l’allodola dovrà cercare di fare tardi la sera. Assecondare i propri ritmi e rispettare i ritmi del partner ed i suoi bisogni senza forzare i rispettivi bioritmi, è la chiave indispensabile per augurare lunga vita alla coppia e non soltanto in senso metaforico! Compila il test qui sotto e scopri il tuo cronotipo.
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